tre insuline rapide ai pasti e insulina lenta la sera

Non sono pochi i casi in cui i diabetologi utilizzano questo schema

dare insulina rapida ad ogni pasto e invece l’insulina lenta la sera

in molti di questi casi ho potuto osservare la difficoltà a raggiungere la normalizzazione della glicemia per il semplice motivo che non sempre ai pasti si mangia la stessa quantità di carboidrati così come la sera non viene calcolato correttamente l’insulino resistenza da contrastare

per poter ovviare a questo inconveniente già diversi anni fa ho introdotto questo schema

dopo aver dato i 2 grammi di metformina ho aggiunto il sitagliptin 100 e poi ho aumentato la insulina lenta fino ad arrivare a un valore di glicemia la mattina al di sotto di 100

 

per poter ovviare all’inconveniente di mangiare qualcosa in più (quello che a Napoli si chiama sgarro),ho consigliato di aumentare la sera di qualche unità l’insulina lenta

grande la gioia del paziente che può evitare le tre rapide e anche quella di poter in alcuni casi mangiare qualcosa in più

grande allora fu la meraviglia della collega diabetologa che vide che era possibile normalizzare la glicemia con la sola lenta e qualche farmaco

la spiegazione è semplice : aggiungendo alla metformina l’insulina lenta si copre tutta l’insulino resistenza e aumentandola ancora un poco andiamo a coprire con la metformina le cellule alfa fisiologiche che fino ad allora avevamo coperto con l’analogo GLP1

l’aggiunta del sitagliptin è servita a aumentare la produzione di insulina e a ridurre la quantità di simil analogo GLP1 per compensare

allora quando ho intuito tale modalità ricordo i tanti pazienti diabetici contenti di questa modalità e contenti sopratutto di poter mangiare qualcosa in più

purtroppo dopo anni vedo ancora molti casi in cui si fanno gli stessi errori

oltre al fatto che sono ancora tanti se non tutti i diabetologi a ignorare tale modalità che io uso già da diversi anni, per cui i pazienti diabetici così trattati lo sanno, mentre invece i loro diabetologi lo ignorano

spero perciò che i diabetologi ,leggendo questo opuscoletto, finalmente possano fare quello che io faccio da diversi anni e che non vengono riportate nei tanti libri finora scritti sul diabete, semplicemente perché sono ignorate tutte le cose espresse prima

non bisogna dimenticare che in alcuni casi dobbiamo per forza usare le tre rapide e la lenta come nei pazienti con insufficienza renale ,mentre negli altri casi conviene usare lo schema di cui sopra che è molto più semplice sia per il medico che per il paziente

Nei casi in cui è necessario ricorrere per le ragioni di cui sopra ricorrere alle tre rapide e alla lenta è necessario in che modo procedere

a colazione, a pranzo e a cena dobbiamo calcolare quanta insulina rapida fare in rapporto ai carboidrati

lo schema classico è quello di utilizzare una unità di insulina ogni 10 grammi di carboidrati anche se a volte è necessario farne una ogni 12 oppure una ogni 8 grammi di carboidrati a causa del fatto di quanto sia la riserva delle cellule beta

è necessario inoltre valutare il valore di glicemia di partenza se è più alto bisogna correggerlo con una unità ogni 40 in più

utilizzando questo calcolo diamo la giusta quantità di insulina, anche se è necessario dare la giusta quota di lenta

per farlo misurare la glicemia dopo tre ore dalla cena e confrontarla con quella della mattina a digiuno.

se i valori sono uguali vuol dire che la lenta usata è corretta, altrimenti bisogna aumentarla se il valore di mattina è più alto o diminuirla se è più basso

solo tenendo presente quanto appena detto sarà possibile avere di mattina un valore normale di glicemia

purtroppo nella pratica quotidiana non sempre si tiene conto di quanto appena detto, per cui si finisce col fare diversi errori che portano a valori alterati della glicemia

di questo ne ho già parlato nell’articolo che lo precede e in quella sede ho messo in evidenza la necessità di controllare la glicemia anche di sera prima di cena,in modo che se il valore è alto è necessario aumentare di qualche unità la lenta altrimenti avremo l’assurdo che il paziente si ritrova con un valore normale di glicemia e con una glicata aumentata

 

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